Om La dottrina giuridica sull'apolidia nel diritto internazionale
Secondo la Convenzione internazionale sullo status degli apolidi, firmata a New York il 28 settembre 1954, il termine "apolide" indica una persona che nessuno Stato considera sua cittadina in base alla propria legge. Oggi, almeno 10 milioni di persone in tutto il mondo sono prive della loro nazionalità. Di conseguenza, spesso non hanno il diritto di andare a scuola, vedere un medico, avere un lavoro, aprire un conto in banca, comprare una casa o persino sposarsi. Gli apolidi possono incontrare difficoltà nell'accesso a diritti fondamentali come l'istruzione, l'assistenza sanitaria, l'occupazione e la libertà di movimento. Chi dichiara di essere apolide deve dimostrare di non avere una nazionalità. La giurisprudenza specifica che non devono dimostrare di non avere "nessuna nazionalità al mondo", ma piuttosto di non poter rivendicare la nazionalità degli Stati rilevanti per il richiedente. Ciò riguarda principalmente il Paese in cui è nato, dove vivono i suoi familiari, dove ha soggiornato o dove ha avuto la residenza.
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