CEFALO Noi ci movemmo di casa, da Clazomene, per andare a Atene; e là giungendo, ci abbattemmo a Adimanto e Glaucone, nella piazza. Adimanto, pigliatomi per mano, disse: - Ti saluto, o Cefalo; se mai ti abbisogna cosa di qua, che noi possiamo, di'.
Risposi: - Io sono venuto per cotesto, ché io ho bisogno di voi.
Ed egli: - Che hai tu bisogno?
Ed io: - Il fratello vostro per madre, che nome ha? non me ne ricordo io, ch'egli era giovinettino quando ci venni la prima volta da Clazomene: è tanto! il padre avea nome Pirilampo, mi par cosí..
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