Om Frottole
Le due frottole di Pietro Aretino sono separate da poche settimane di differenza. Ma in mezzo scorre il fiume infernale del sacco di Roma. La prima, il Coriero mandato da Venere a cercare l'Amore, fu scritta a Mantova nel marzo del 1527 ed è una farsa, ovvero un componimento teatrale per voce sola destinato ad allietare una festa di corte (anche se poi si trasforma in uno sboccato pamphlet satirico). La seconda, la Frottola di maestro Pasquino, spedita al marchese di Mantova nel luglio di quello stesso anno, quando ormai l'Aretino si era rifugiato a Venezia, è la sua più grandiosa e diabolica pasquinata, quella che fece piangere di rabbia papa Clemente VII quando la lesse, prigioniero dei suoi nemici in Castel Sant'Angelo. Nei suoi versi il sacco di Roma si converte in un macabro e grottesco carnevale che non trova confronti nella nostra letteratura.
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