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Bøker utgitt av Luca Cristini Editore (Soldiershop)

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  • av Massimiliano Afiero
    182,99

  • av Carlo Cucut
    271,-

    The general disarray caused by the Armistice on 8th September 1943 had immediate repercussions on the Bersaglieri units, both present in the Peninsula and abroad. The Bersaglieri, however, were among the first to reorganize and take up arms again, both in the South, where at the end of September 1943 the LI Battalion of Bersaglieri was included in the First Motorized Grouping, both in the North, where in a short time the Bersaglieri Battalion "Mussolini", the Bersaglieri Regiment "Luciano Manara" and the 3rd Volunteer Regiment were formed.

  • av Bottazzi Elena Bottazzi
    177,-

    In questo romanzo sportivo ambientato tra Bergamo, la Toscana e la Francia, le vite di giovani atleti s¿intrecciano in un vortice di traguardi sportivi, psicologia e sentimenti. La trama ruota attorno ad Alice e Andrea che s¿incontrano per caso in Costa Azzurra, e dal loro incontro convergono le storie degli altri personaggi. Il racconto è organizzato secondo un ordine non cronologico, con flashback e intrecci tra personaggi, per coinvolgere e tenere viva l¿attenzione del lettore.

  • av Paolo Crippa
    241,-

    Nelle isole del Dodecaneso negli anni ¿40 del secolo scorso fu inviato un piccolo reparto di Carristi italiani, il CCCXII Battaglione Carri Misto dell¿Egeo, un reparto sconosciuto e dimenticato, del quale esiste scarsissima documentazione ufficiale. Nonostante non abbia preso parte a scontri bellici, a causa dell¿isolamento a cui furono condannate le Isole italiane dell¿Egeo, se non all¿invasione di Creta del 1941, questo reparto fu toccato da dolore e morte dopo l¿Armistizio, quando la quasi totalità dei Carristi fu fatta prigioniera dei tedeschi e moltissimi di loro morirono tragicamente negli affondamenti dei piroscafi che dall¿Egeo li portavano verso l¿Europa, una immane tragedia ingiustamente dimenticata.

  • av Francesco Dessolis
    186,-

    La storia inizia nel fatidico 476 d.C., anno della caduta dell¿Impero Romano d¿Occidente. È raccontata da Alateo, figlio del goto Valamiro e della greco-marsigliese Elena. Con gli occhi di Alateo, antenato degli italiani di oggi, il lettore segue la storia di un paese dove i latini cercavano di salvare quanto restava dell¿impero romano e i goti di re Teodorico trattavano con disprezzo i romani vinti. Intanto, a Costantinopoli, un imperatore, più greco che romano, guardava all¿Italia come terra di conquistä

  • av Martine Chantal Fantuzzi
    420,-

    Nel 1784, Vittorio Alfieri rese protagonista della sua ¿quarta tragedia di libertà¿ Agide IV, il giovane re condannato a morte nel 241 a.C. per aver cercato di risollevare le sorti di Sparta in nome dell¿eguaglianza, ripristinando le leggi di Licurgo. Vittorio Alfieri ebbe, nei confronti di Plutarco, che ne aveva tramandato la tragica vicenda, un rapporto in equilibrio tra fedeltà, innovazione e reinterpretazione della fonte. Benché le vicende di Agire IV e del suo successore Cleomene III siano ad oggi pressoché obliate, il ¿mitö degli ultimi re di Sparta, testimoniato da Plutarco, Polibio, Diodoro, Livio e Pausania, ebbe una straordinaria fortuna tra pensatori, letterati e filosofi dell¿Europa moderna: da Machiavelli ai monarcomachi, dai tragediografi della Gloriosa Rivoluzione e della Rivoluzione francese ai tragedia dell¿Italia del Preromanticismo, dai poeti e filosofi dell¿Illuminismo ai pensatori novecenteschi. Dopo Gli ultimi re di Sparta 309-146 a.C., Martine Chantal Fantuzzi ricostruisce la ricezione delle vicende di Agide IV e Cleomene III nella letteratura, nella politica e nella filosofia dell¿Europa moderna dal XVI al XX secolo.

  • av Luigi Poggi
    274,-

    La 1ª Legione d¿Assalto M ¿Tagliamentö è indubbiamente uno dei più controversi reparti delle Forze Armate della Repubblica Sociale Italiana, unità duramente impegnata esclusivamente nella lotta contro i partigiani, contro i quali operò una feroce repressione e che, di conseguenza, subì un¿altrettanta feroce reazione partigiana. Questo volume nasce da anni di ricerche e dalle riflessioni di un reduce della Legione: non ha la pretesa di essere una monografia approfondita sulla storia del reparto, ma ha l¿ambizione di cercare di fornire un quadro della storia della Legione vista da un Legionario, con il coinvolgimento emotivo che ne consegue.

  • av Guido Biancheri
    399,-

    In questo libro, Guido Biancheri narra le gesta militari compiute durante il secondo conflitto mondiale dal suo prozio, l¿Ammiraglio di Squadra Luigi Biancheri, figura fuori dall¿ordinario, che egli aveva d¿altronde conosciuto negli anni della sua infanzia. Basandosi esclusivamente su documentazioni originali a disposizione della sua famiglia, l¿autore ha integrato le tante informazioni ricavate dalle relazioni ufficiali, dai diari personali, dalle lettere e dai racconti di famiglia per riassumerle in una ricostruzione ¿autenticä del servizio prestato in guerra da questo Soldato del Mare nel difficile conflitto del 1940-1945.

  • av Francesco Mattesini
    419,-

    Il primo volume di questa collana ha riguardato l¿attività dei sommergibili tedeschi nel Mediterraneo, che Hitler trasferì in numero consistente dal fronte dell¿Atlantico per dare un aiuto alla Marina italiana, la quale, di fronte agli attacchi della Marina britannica e pur disponendo di un complesso rilevante di navi da guerra, a causa di una strategia del tutto errata, si trovava in uno stato di piena crisi nei confronti del nemico. Questo determinante aiuto, a cui si aggiunse quello altrettanto determinante della Luftwaffe, proseguì, soprattutto dal punto di vista offensivo, fino all¿armistizio dell¿Italia, l¿8 settembre 1943, per poi continuare, come viene narrato in questo secondo volume, con rilevanti successi, fino al settembre del 1944, quando gli ultimi U-Boot della 29ª Flottiglia furono distrutti dagli attacchi dell¿aviazione anglo-americana nelle basi di Tolone e di Salamina.

  • av Antonio Tallillo
    274,-

    Un vantaggio, per gli appassionati e studiosi dei due conflitti mondiali, è che si tratta di guerre molto documentate, nelle quali su quasi ogni fronte e per quasi ogni scontro, anche quelli di minore importanza, non sono mancati i fotografi, sia `di mestiere¿ che dilettanti. Questo ha voluto dire una mole grandiosa di negativi fotografici, anche per quello che riguarda i nostri soldati. Ormai sono passati così tanti anni che molto probabilmente è raro ormai trovare immagini inedite, ne sono state perse molte sia per vicende belliche che per semplice degrado od incuria. Tutt¿al più, non perdendo mai occasione di parlare senza pudore del nostro pallino di ricercatori storici ¿ anche se non patentati ¿ si trovano ancora persone disposte a darci ascolto: Si arriva a cercare nelle cosiddette ¿cose vecchie che un giorno butteremo viä trovando per veri e propri ¿colpi di fortunä quel che cerchiamo. È un po¿ la storia dell¿album di fotografie dal quale è nato questo libro.

  • av Salvo Fagone
    257,-

    Trascinati con forza dal Giappone nel Secondo Conflitto Mondiale, gli Stati Uniti d'America nel 1942 incrementarono gradualmente la loro presenza anche nel bacino del Mediterraneo. Qui, fino ad allora la bilancia del conflitto era rimasta sempre in bilico tra le forze dell'Asse e quelle Britanniche e del Commonwealth. L'innovazione tecnologica e la corsa agli armamenti messa in campo dall'industria bellica statunitense fece sì che rapidamente anche le sorti del conflitto dell'area del Mediterraneo cambiassero radicalmente a favore delle forze Alleate. Una potenza di fuoco inaudita si scagliò dapprima sulle città dell'Italia meridionale e, nel corso del 1943, su tutto il territorio nazionale, portando alla caduta del regime fascista, poi all'armistizio e successivamente alla dichiarazione di guerra dell'Italia alla stessa Germania. In poco meno di tre anni, la forza militare Alleata riuscì, dunque, a conquistare gran parte del territorio italiano, raggiungendo la capitale, Roma, il 4 giugno del 1944.

  • av Alberto Peruffo
    415,-

    Il 2 luglio del 1849, in una limpida mattina, ebbe luogo il primo bombardamento aereo della storia. I fratelli Wright non erano neppure nati quando, durante l¿assedio di Venezia da parte degli austriaci, alcuni palloni aerostatici frenati, dalla quota di 500 metri, lanciarono alcune bombe a miccia lunga sulla città lagunare senza, peraltro, provocare molti danni. Da quel momento era nata l¿idea del bombardamento dal cielo che non aspettava altro che l¿invenzione di mezzi volanti di qualsiasi tipo, per portare la distruzione nel campo avverso, con bombardamenti di massa sempre più devastanti. Questo libro vuole, però, essere il racconto dei più lunghi e avventurosi raid aerei da combattimento della storia della guerra aerea dove, gli aviatori, dovevano superare ogni tipo di avversità per poter concludere, con successo, la loro missione e tornare alla base. Le motivazioni strategiche e le imprese più straordinarie sono l¿oggetto del saggio nel proponimento di ricordare le gesta di questi ardimentosi uomini.

  • av Salvo Fagone
    283,-

  • av Chris Flaherty
    375,-

  • av Carlo Cucut
    283,-

  • av Carlo Cucut
    246,-

    Dopo aver ottenuto l¿indipendenza nel 1917, la Finlandia cadde in una guerra civile durata 3 mesi, al termine della quale il fronte formato da repubblicani, conservatori e monarchici mise in fuga gli avversari socialisti e comunisti. Iniziò così la costituzione dell¿Esercito Finlandese (Suomen Armeija), basato sulla coscrizione e, purtroppo, scarsamente armato. Il Corpo Corazzato Finlandese può far risalire la sua origine al 1919, quando il 15 luglio fu costituito il Reggimento Carri, con carri armati FT-17. Tra la Prima e la Seconda guerra mondiale, l¿esercito finlandese operò uno sforzo per modernizzare le proprie forze corazzate, acquisendo mezzi dall¿estero e riorganizzando più volte la propria struttura. Le unità corazzate finlandesi presero parte a 3 grandi conflitti: la Guerra d¿Inverno (1939-40), la Guerra di Continuazione (1941-1944) e la Guerra di Lapponia (1944-45).

  • av Massimiliano Afiero
    153,-

    We begin with the deployment of the Polizei Division on the Eastern Front, in the early summer of 1941. For the biographies, this time we address one of the best known and most famous officers of the Waffen SS, Gerd Bremer, who served first in the Leibstandarte Division and then in the Hitlerjugend. We continue with the third part of our study on Frikorps Danmark, as always accompanied by numerous and interesting photographs. The second part of the article dedicated to Walloon volunteers on the Eastern Front follows and we close with the story of Quisling's personal guard.

  • av Pierluigi Romeo Di Colloredo Mels
    387,-

    La guerra combattuta nell'Africa Orientale Italiana e nei territori confinanti è l'unico teatro operativo della Seconda Guerra Mondiale in cui in Regno d'Italia abbia operato senza l'intervento dell'alleato germanico. Già questo giustificherebbe un interesse ben maggiore di quello che solitamente viene dedicato alla guerra combattuta tra italiani e gli eserciti del Commonwealth- cui si aggiunsero irregolari etiopici, unità della Francia degaullista e del Belgio- nel Corno d'Africa. Le operazioni belliche sono trattate dettagliatamente, con un ampio uso di cartine per meglio seguirne lo sviluppo, approfondendo la conquista del British Somaliland, l'offensiva britannica e le battaglie di Cassala, Agordat e Cheren, la conquista britannica della Somalia e di Addis Abeba, la resistenza del Duca d'Aosta nel ridotto dell'Amba Alagi, il ruolo di Orde Wingate e della resistenza etiopica, l'estrema eroica resistenza del ridotto di Gondar, con Uolchefit e Culquabert, dove Carabinieri, zaptié e Camicie Nere scrissero l'ultima pagina della storia dell'effimero impero mussoliniano. Infine si parlerà di argomenti meno noti quali le operazioni navali, la resistenza italiana dopo l'invasione...

  • av Massimiliano Afiero
    178,-

  • av Massimiliano Afiero
    184,-

  • av Diana Nardacchione
    403,-

    I greci del periodo classico, tra il VI ed il IV secolo a.C., ci hanno lasciato in eredità un volume enorme di opere letterarie e manufatti artistici che, a loro dire, avrebbero celebrato una epopea vittoriosa di guerre contro un popolo di donne guerriere, le amazzoni. Dopo tanti secoli quasi nessuno ci credeva più, ma le ricerche archeologiche e paleoantropologiche più recenti hanno evidenziato l¿incredibile. Nel passato sono realmente esistite, proprio dove gli antichi greci ubicavano le amazzoni, delle popolazioni seminomadi in cui, quando gli uomini, erano impegnati in missioni belliche, pastorali o commerciali, chi difendeva eventualmente, con le armi, il villaggio erano proprio le mamme dei bambini che da quell¿insediamento non potevano allontanarsi. Per saperlo fare, queste donne avevano trascorso la loro adolescenza come vere e proprie arciere a cavallo, intruppate con i fratelli ed i cugini in unità paramilitari, comandate dai loro padri e zii. Probabilmente non sono mai esistite legioni o falangi di donne guerriere ma oggi sappiamo che, fino all¿epoca neolitica, le donne di tutto il mondo, hanno sempre vissuto con lancia, arco e frecce a portata di mano, per difendersi...

  • av Paolo Crippa
    261,-

    Reparto che ha sempre suscitato curiosità ed interesse, il Gruppo Corazzato del ¿Leoncellö fu una delle poche unità corazzate dalla Repubblica Sociale Italiana, l¿unica della specialità Carrista. Sino a pochi anni fa le informazioni relative a questo reparto erano scarsissime ed erano deducibili solamente da alcuni brevissimi stralci di un volume autobiografico di Gian Carlo Zuccaro, comandante del ¿Leoncellö, e dalla breve sintesi storica presentata da Giorgio Pisanò nella sua famosa opera degli anni ¿60 ¿Gli ultimi in Grigioverde¿, sintesi che era afflitta però da molti errori storici. Con la pubblicazione del libro di Sergio Corbatti e Marco Nava ¿Come il Diamante!¿ si sono chiariti molti aspetti della seppur breve vita operativa di questo reparto carrista. Il ritrovamento e l¿analisi di una serie di documenti fino ad ora sconosciuti ha permesso all¿autore di approfondire ulteriormente l¿argomento. Questo volume quindi presenta la storia del ¿Leoncellö, dall¿ideazione, frutto del suo vigoroso comandate capitano Zuccaro, dalla nascita presso il Deposito Carristi di Verona, fino al suo epilogo nei giorni dell¿insurrezione partigiana.

  • av Paolo Crippa & Carlo Cucut
    261,-

    The goal that we have set ourselves with this series of two volumes, written by four hands, is to give an overall picture of the Divisions formed by the Army of the R.S.I. on the departments employed in the fight against the partisans by the Republican National Army, starting from the last months of 1943, offering a purely military point of view, free from judgments of any kind.The intention to "continue the war" had always been present since the beginning of autumn 1943 in the military authorities of the Social Republic. In the course of talks, three Mussolini and Hitler agreed to form a new fascist army, which, in the intentions of the Fuhrer, was to be composed of an army of 10/15 Divisions. In reality only 4 were planned and formed by the Republican National Army: 1st Bersaglieri Division "Italia", 2nd Grenadiers Division "Littorio", 3rd Marine Infantry Division "San Marco", 4th Alpine Division "Monterosa".This second volume is dedicated to the "San Marco" Division, which operated in Liguria and Garfagnana, against the Allies, until the end of the conflict, and to the "Monterosa" Alpine Division.

  • - Le waffen SS sul fronte dell'est estate-autunno 1941
    av Massimiliano Afiero
    361,-

    Il 22 giugno 1941 le forze armate tedesche attaccarono l¿Unione Sovietica. Insieme a loro anche contingenti militari rumeni, ungheresi, slovacchi, finlandesi e successivamente anche reparti italiani, per prendere parte alla crociata contro il bolscevismo. Lungo un fronte che andava dal Mar Baltico fino al Mar Nero, milioni di soldati penetrarono in territorio sovietico, iniziando la più grande invasione militare della storia. Il piano di invasione tedesco si sviluppava in tre direzioni essendo state le forze suddivise in tre gruppi di armate. A nord, il Gruppo d¿armate del Maresciallo von Leeb (29 divisioni di cui tre corazzate) doveva muoversi dalla Prussia orientale, superare gli stati baltici e puntare su Leningrado. Inoltre, era prevista una puntata offensiva contro l¿importante porto commerciale di Murmansk nell¿estremo nord della Lapponia. Al centro, il Gruppo d¿armate di von Bock (50 divisioni, di cui nove corazzate), partendo dalla Polonia, doveva aggirare da nord le paludi del Pripjet e puntare su Minsk e poi su Mosca. A sud, il Gruppo d¿armate di von Rundstedt...

  • av Luca Stefano Cristini
    303,-

  • - Uniformi e organizzazione (1855-1856)
    av Chris Flaherty
    416,-

    L¿assedio anglo-franco-ottomano di Sebastopoli, la base navale russa in Crimea, era in corso dall¿ottobre 1854. Era iniziato con lo sbarco francese e britannico a Eupatoria il 14 settembre 1854. Il Corpo di Spedizione Sardo (entrato in guerra contro la Russia il 26 gennaio 1855), arrivò a Balaklava nel mese di maggio dello stesso anno. L¿esercito del Regno di Sardegna-Piemonte era, per gli standard dell¿epoca, considerato moderno e uno dei migliori d¿Europa. Le truppe sarde avevano esperienza in battaglia, essendo state coinvolte nella prima guerra d¿indipendenza italiana nel 1848. Un totale di 18.061 uomini, 3.963 fra cavalli e muli, quattro batterie da fortezza, sei da campagna e una flotta da guerra erano sotto il comando sardo. Questi uomini mostrarono grandi capacità nella battaglia della Tchernaya (16 agosto 1855), e grande abilità ingegneristica nell¿assedio di Sebastopoli. L¿arrivo di queste truppe fresche ed esperte, in un momento in cui l¿estenuante assedio e l¿inverno avevano avuto un costo terribile per gli eserciti anglo-franco-ottomano a Sebastopoli, fu certamente salutato positivamente. Entro un mese, i russi si ritirarono da Sebastopoli portando l¿assedio della...

  • - Uniforms and organization (1855-1856)
    av Chris Flaherty
    416,-

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