Bøker av Marco Falletti

Ho usato la scrittura, prosa e poesia, per guardarmi allo specchio, per non rinunciare mai alla sincerità con me stesso. Non è stato banale in quel periodo fantastico dall'adolescenza alla maturità, quando siamo fragili, esposti ai venti, ma risoluti, contestatori e ricercatori. Oggi, mezzo secolo dopo, è stato bello rileggermi e continuare quel gioco di essere insieme soggetto che osserva e oggetto della stessa osservazione.La strip in testata sta a dimostrare che la poesia non può venir sempre capita, ma solo è un venir fuori di sé stesso che cerca di manifestarsi in simboli, in parole, che spesso è difficile. E ciò che viene fuori non puoi pretendere di giudicare, perché è così. Solo può servire a capire meglio chi l'ha scritto o il lettore stesso, ritrovandocisi immerso. Forse non saprei spiegare io stesso qualche cosa, ma accetto; molte non piacciono a me medesimo, ma sparso di qui o di là c'è del buono ed è bello leggere ciò che in un istante o in un'eternità hai buttato fuori dolcemente o a volte con rabbia, persino.

I ricordi si manifestano con un linguaggio così vivido che sembrano raccontare eventi appena accaduti. L'autrice si apre e offre al lettore i moti interiori, il sentirsi fuori posto, le paure e le sensazioni vissute da bambina, nella cornice di un rione di Siena negli anni '50. Un'analisi introspettiva che parte dal bisogno di affetto e attraverso il contatto con animali e piante illustra la costruzione di un'identità, il riconoscimento di un ambiente elettivo, che combacia con quello che viene definito il paesaggio interiore.L'autrice, nata e cresciuta a Siena, ha piantato più di duecento alberi nella campagna toscana, dove vive da più di vent'anni.

Virginia si trova per caso coinvolta in eventi incomprensibili e inizia a vivere una affascinante avventura che darà una svolta alla sua vita. Il romanzo affronta l'argomento delle relazioni, suggerendo un confronto tra i classici problemi di interazione con gli altri e la profondità di quella comunicazione che si sviluppa a un altro livello, senza bisogno di parole. Gabriella Rinaldi L'autrice, nata e cresciuta a Siena, ha piantato più di duecento alberi nella campagna toscana, dove vive da più di vent'anni.Questo è il primo racconto in cui si è cimentata come scrittrice, ma è rimasto in gestazione per quasi dieci anni, prima di riuscire a chiudere il cerchio e reputare di aver raggiunto un punto fermo, dove il lettore possa fermarsi e gustare un concetto finale, un ragionamento o una sensazione, che vanno al di là del quotidiano sentire.

Lucia non ce la fa più a vivere così, vorrebbe scomparire. A un certo punto della sua vita, decide di farlo e di lasciarsi tutto alle spalle. Intraprende un lungo viaggio, che la porterà verso luoghi lontani e genti sconosciute, ma che le salverà la vita.Il cammino verso la maturità e verso la conquista della propria autonomia è difficile, ma inevitabile. Nonostante il titolo, un racconto pieno di speranza. Il romanzo è corredato di 15 fotografie a colori.L'autrice, nata e cresciuta a Siena, ha piantato più di duecento alberi nella campagna toscana, dove vive da più di vent'anni.

Questo libro racconta la storia e l'avventura di una persona speciale, che fin dalla tenera età sente il richiamo della natura, sente di essere predestinata a vivere esperienze importanti per la conoscenza e la salvaguardia di tutte le creature viventi. La sua missione la porterà in terre lontane, dove le piante ancora sono libere di vivere nel pieno delle loro possibilità.L'autrice, nata e cresciuta a Siena, ha piantato più di duecento alberi nella campagna toscana, dove vive da più di vent'anni.

Nel corso della vita a volte uno si chiede Chi sono?, Da dove vengo? e allora il pensiero va ai genitori, ai nonni e poi comincia a sfumarsi, a perdere di lucidità. Poi un giorno salta fuori una scatola di vecchie foto e ti immedesimi in quei volti, in quei tempi. Mi sono pentita di non aver chiesto lumi a chi era ancora in vita, così ho deciso di salvare, per figli e nipoti, almeno quello che ancora ricordo.