Om Dieci anni di poesie
Ho usato la scrittura, prosa e poesia, per guardarmi allo specchio, per non rinunciare mai alla sincerità con me stesso. Non è stato banale in quel periodo fantastico dall'adolescenza alla maturità , quando siamo fragili, esposti ai venti, ma risoluti, contestatori e ricercatori. Oggi, mezzo secolo dopo, è stato bello rileggermi e continuare quel gioco di essere insieme soggetto che osserva e oggetto della stessa osservazione.
La strip in testata sta a dimostrare che la poesia non può venir sempre capita, ma solo è un venir fuori di sé stesso che cerca di manifestarsi in simboli, in parole, che spesso è difficile. E ciò che viene fuori non puoi pretendere di giudicare, perché è così. Solo può servire a capire meglio chi l'ha scritto o il lettore stesso, ritrovandocisi immerso. Forse non saprei spiegare io stesso qualche cosa, ma accetto; molte non piacciono a me medesimo, ma sparso di qui o di là c'è del buono ed è bello leggere ciò che in un istante o in un'eternità hai buttato fuori dolcemente o a volte con rabbia, persino.
Vis mer