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Bøker av Paolo Crippa

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  • av Paolo Crippa
    289,-

    Having been defeated in the First World War, Bulgaria, as a result of the implementation of peace treaty clauses, could not purchase tanks until the early 1930s. Due to the lack of industrialisation, it was forced to turn to the countries that were the main producers of armoured vehicles at that time. Thus, the CV33 fast tanks were purchased from Italy, the Vickers Mk. E from England and the LT vz. 35. After the first units were established, thanks to Germany, into whose sphere of influence Bulgaria had entered, French wartime French tanks, the Renault R35, and new Czechoslovak tanks were purchased. In 1943, with the establishment of the Bronirana Brigada, Panzer IVs and StuG IIIs arrived. In 1944, after the coup d'état, Bulgaria changed allegiance and joined the Red Army in the liberation of Yugoslavia and Hungary, fighting the Germans with its armoured units until the end of the conflict in May 1945.

  • av Paolo Crippa
    289,-

    Uscita sconfitta dalla Prima Guerra Mondiale, la Bulgaria, a seguito dell'applicazione delle clausole del trattato di pace, non poté acquistare carri armati sino ai primi anni '30. A causa della scarsa industrializzazione, fu giocoforza rivolgersi alle nazioni che in quegli anni erano i principali produttori di mezzi corazzati. Vennero quindi acquistati dall'Italia i carri veloci CV33, dall'Inghilterra i Vickers Mk.E e dalla Cecoslovacchia i LT vz. 35. Dopo aver costituito i primi reparti, grazie alla Germania, nella cui sfera d'influenza la Bulgaria era entrata, furono poi acquistati carri armati francesi preda bellica tedesca, i Renault R35, e nuovi carri cecoslovacchi. Nel 1943, con la costituzione della Bronirana Brigada, arrivarono i Panzer IV e gli StuG III. Nel 1944, dopo il colpo di stato, la Bulgaria cambio alleanza, affiancando l'Armata Rossa nella liberazione della Jugoslavia e dell'Ungheria combattendo con i suoi reparti corazzati i tedeschi, fino al termine del conflitto nel maggio 1945.

  • av Paolo Crippa
    276,-

    La comparsa dell'arma aerea sui campi di battaglia impose agli Stati Maggiori di trovare con la massima urgenza le contromisure per affrontare in modo efficacie la nuova minaccia. Il Regio Esercito istituì il 1° luglio 1923, all'interno dell'Arma del Genio, il Servizio Chimico Militare. E all'interno dello stesso, tra i battaglioni specialistici costituiti e addestrati dal Reggimento Chimico vi erano i battaglioni nebbiogeni. Il compito dei reparti appartenenti ai battaglioni nebbiogeni, era quello di oscurare l'obiettivo alla vista degli equipaggi degli aerei nemici, inviati ad effettuare azioni di bombardamento, con la formazione di una nebbia artificiale. I Reparti nebbiogeni vennero inizialmente schierati nelle immediate vicinanze degli obiettivi sensibili, estendendo successivamente la loro dislocazione in profondità, anche di chilometri, intorno all'area da proteggere, a causa dell'aumentata intensità e precisione dell'offensiva aerea. Fra i più famosi vi furono i reparti inviati nella zona del Baltico presso gli alleati tedeschi.

  • av Paolo Crippa
    276,-

    The appearance of the air weapon on the battlefields required major states to find with the utmost urgency countermeasures to deal effectively with the new threat. The Royal Army established on July 1, 1923, within the Engineer Corps, the Military Chemical Service. And within the same, among the specialized battalions established and trained by the Chemical Regiment were the fog battalions. The task of the units belonging to the fog battalions, was to obscure the target from the view of the crews of enemy aircraft, sent to carry out bombing actions, by the formation of an artificial fog. Fog Units were initially deployed in the immediate vicinity of sensitive targets, later extending their deployment in depth, even kilometers, around the area to be protected, due to the increased intensity and precision of the air offensive. Among the most famous were the reparts sent to the Baltic area at the German allies.

  • av Paolo Crippa & Luigi Manes
    256,-

    Per le forze partigiane italiane l¿utilizzo di mezzi blindati fu veramente sporadico, ad eccezione degli ultimi frangenti di guerra. Soprattutto nei giorni dell¿insurrezione, infatti, i partigiani italiani riuscirono ad impadronirsi di carri armati di produzione italiana, sia catturandoli ad unità italiane e tedesche, sia prelevandoli direttamente dalle fabbriche, spesso grazie alla complicità con la Resistenza degli operai che lavoravano in questi opifici. Nei concitati momenti dell¿insurrezione, convenzionalmente fissata al 25 aprile 1945, molti furono i casi di veicoli depredati e riutilizzati dal movimento partigiano o da militari di Salò, che addirittura cambiarono mano più volte nel volgere di brevissimo tempo; di alcuni se ne è conservata, in qualche modo, traccia, mentre di altri, specialmente se utilizzati da formazioni di insorti, non se ne sa nulla. Un gran numero di mezzi corazzati di produzione italiana fu invece impiegato da parte dei partigiani jugoslavi, che li poterono catturare ¿in massä in seguito allo sbandamento del Regio Esercito dovuto all¿Armistizio.

  • av Paolo Crippa
    241,-

    Nelle isole del Dodecaneso negli anni ¿40 del secolo scorso fu inviato un piccolo reparto di Carristi italiani, il CCCXII Battaglione Carri Misto dell¿Egeo, un reparto sconosciuto e dimenticato, del quale esiste scarsissima documentazione ufficiale. Nonostante non abbia preso parte a scontri bellici, a causa dell¿isolamento a cui furono condannate le Isole italiane dell¿Egeo, se non all¿invasione di Creta del 1941, questo reparto fu toccato da dolore e morte dopo l¿Armistizio, quando la quasi totalità dei Carristi fu fatta prigioniera dei tedeschi e moltissimi di loro morirono tragicamente negli affondamenti dei piroscafi che dall¿Egeo li portavano verso l¿Europa, una immane tragedia ingiustamente dimenticata.

  • av Paolo Crippa
    261,-

    Reparto che ha sempre suscitato curiosità ed interesse, il Gruppo Corazzato del ¿Leoncellö fu una delle poche unità corazzate dalla Repubblica Sociale Italiana, l¿unica della specialità Carrista. Sino a pochi anni fa le informazioni relative a questo reparto erano scarsissime ed erano deducibili solamente da alcuni brevissimi stralci di un volume autobiografico di Gian Carlo Zuccaro, comandante del ¿Leoncellö, e dalla breve sintesi storica presentata da Giorgio Pisanò nella sua famosa opera degli anni ¿60 ¿Gli ultimi in Grigioverde¿, sintesi che era afflitta però da molti errori storici. Con la pubblicazione del libro di Sergio Corbatti e Marco Nava ¿Come il Diamante!¿ si sono chiariti molti aspetti della seppur breve vita operativa di questo reparto carrista. Il ritrovamento e l¿analisi di una serie di documenti fino ad ora sconosciuti ha permesso all¿autore di approfondire ulteriormente l¿argomento. Questo volume quindi presenta la storia del ¿Leoncellö, dall¿ideazione, frutto del suo vigoroso comandate capitano Zuccaro, dalla nascita presso il Deposito Carristi di Verona, fino al suo epilogo nei giorni dell¿insurrezione partigiana.

  • av Paolo Crippa & Carlo Cucut
    261,-

    The goal that we have set ourselves with this series of two volumes, written by four hands, is to give an overall picture of the Divisions formed by the Army of the R.S.I. on the departments employed in the fight against the partisans by the Republican National Army, starting from the last months of 1943, offering a purely military point of view, free from judgments of any kind.The intention to "continue the war" had always been present since the beginning of autumn 1943 in the military authorities of the Social Republic. In the course of talks, three Mussolini and Hitler agreed to form a new fascist army, which, in the intentions of the Fuhrer, was to be composed of an army of 10/15 Divisions. In reality only 4 were planned and formed by the Republican National Army: 1st Bersaglieri Division "Italia", 2nd Grenadiers Division "Littorio", 3rd Marine Infantry Division "San Marco", 4th Alpine Division "Monterosa".This second volume is dedicated to the "San Marco" Division, which operated in Liguria and Garfagnana, against the Allies, until the end of the conflict, and to the "Monterosa" Alpine Division.

  • av Paolo Crippa
    238,-

    L¿Armistizio dell¿8 settembre 1943 colse i reparti corazzati italiani, sia dei Carristi che della Cavalleria, disseminati non solo sul territorio nazionale, ma anche all¿estero. Similmente a quanto successo per tutte le Forze Armate, nemmeno essi passarono immuni la tempesta che si era scatenata ed anche da parte di queste unità le reazioni al tragico annuncio di Badoglio furono le più disparate. Attraverso un¿analisi puntuale, nelle pagine di questo libro si analizzerà come si comportarono i reparti corazzati in quei tragici momenti, in una sintesi che sino ad ora non è stata mai proposta. I reparti che si opposero agli attacchi portati dai tedeschi, benché in affanno per quanti riguarda gli armamenti, combatterono per motivi di disperazione, in una guerra ormai perduta, e per una punta di orgoglio militare. Per questo motivo è doveroso ripercorrere le vicende di quelle giornate, per rendere in giusto omaggio ai caduti e a tutti coloro che fecero fino in fondo il loro dovere. Il secondo volume racconta gli eventi successi a Roma, dopo la cessazione delle ostilità, gli eroici episodi di Resistenza occorsi a Piombino, Parma, Piacenza ed in Sardegna, senza dimenticare quanto...

  • - La straordinaria storia del tenente Giorgio De Sanctis
    av Paolo Crippa
    261,-

  • av Paolo Crippa & Carlo Cucut
    248,-

  • av Paolo Crippa & Carlo Cucut
    248,-

  • av Paolo Crippa & Luigi Manes
    249,-

  • - The armored group Leonessa from MSVN to RSI
    av Paolo Crippa
    234,-

  • av Paolo Crippa
    234,-

  • av Paolo Crippa & Carlo Cucut
    261,-

  • av Paolo Crippa & Carlo Cucut
    261,-

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