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Bøker av Luigi Capuana

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  • av Luigi Capuana
    278,-

    Questa raccolta di saggi rappresenta uno dei più importanti contributi alla letteratura italiana del XIX secolo. Nel testo si discutono i principali temi della letteratura contemporanea e si racconta la vita degli autori più famosi dell'epoca. Il libro è destinato agli appassionati di letteratura, ma sarà apprezzato anche da chi è interessato alla storia culturale dell'Italia.This work has been selected by scholars as being culturally important, and is part of the knowledge base of civilization as we know it.This work is in the "public domain in the United States of America, and possibly other nations. Within the United States, you may freely copy and distribute this work, as no entity (individual or corporate) has a copyright on the body of the work.Scholars believe, and we concur, that this work is important enough to be preserved, reproduced, and made generally available to the public. We appreciate your support of the preservation process, and thank you for being an important part of keeping this knowledge alive and relevant.

  • av Luigi Capuana
    264,-

    Un saggio di critica artistica scritto dal famoso scrittore e critico letterario siciliano Luigi Capuana. Capuana analizza l'arte in tutte le sue forme, dalla pittura alla scultura, dalla musica alla letteratura, e mette in evidenza i tratti comuni che legano le diverse forme d'arte tra loro. Per chi vuole approfondire la propria conoscenza dell'estetica e della bellezza.This work has been selected by scholars as being culturally important, and is part of the knowledge base of civilization as we know it.This work is in the "public domain in the United States of America, and possibly other nations. Within the United States, you may freely copy and distribute this work, as no entity (individual or corporate) has a copyright on the body of the work.Scholars believe, and we concur, that this work is important enough to be preserved, reproduced, and made generally available to the public. We appreciate your support of the preservation process, and thank you for being an important part of keeping this knowledge alive and relevant.

  • av Luigi Capuana
    291,-

    C'era una volta un Re e una Regina che avevano una figlia bella quanto la luna e quanto il sole; tanto frugola però, che facendo il chiasso metteva sossopra tutto il palazzo reale; capricciosa e bizzosa poi quanto può essere una bambina che i genitori non sgridavano mai. Più grosse le faceva e più questi ne ridevano: ¿ Ah, ah, che frugolina! Ah, ah, che frugolina! Ma un giorno piansero, e come! della loro eccessiva benevolenza. Il Re stava per andare a caccia; al portone del palazzo trovò una vecchiarella cenciosa, ricurva, che si appoggiava a un bastone per reggersi. ¿ Che volete, buona donna?

  • av Luigi Capuana
    291,-

    Il procuratore legale don Emanuele Cerrotta apriva il suo studio assai prima dell'alba pei clienti provinciali, mattinieri e solleciti, che avevano pure altre faccende da sbrigare durante la giornata in Catania. Don Calogero, lo scrivano, veniva a svegliare il portinaio, accendeva, salendo, il lume a petrolio per le scale ed entrava nello studio dove il suo principale già lavorava da qualche ora. Nell'anticamera, mezza dozzina di seggiole e un lumino, con tubo affumicato e riflessore di latta, alla parete.

  • av Luigi Capuana
    332 - 452,-

  • av Luigi Capuana
    451 - 717,-

  • av Luigi Capuana
    358 - 624,-

  • av Luigi Capuana
    291,-

    Benedetti ragazzi! Il teatro dei burattini ora non bastava più: volevano un teatrino per recitar loro, in persona; e avevano già scelto il locale, quello stanzone a pian terreno, specie di magazzino che il babbo affittava, in tempo di fiera, a negozianti di tessuti e che restava chiuso la maggior parte dell'anno, ingombro soltanto di legname vecchio e di una botte inutile. L'anno avanti la venuta d'un burattinaio aveva messo sossopra la casa dell'avvocato Marsili, babbo compiacentissimo quanto altro mai. I suoi cinque ragazzi, il maggiore dei quali aveva quindici anni ed era intanto più...

  • av Luigi Capuana
    291,-

    Dal balcone centrale dell'Albergo del Gallo in piazza del Municipio a Settefonti, visto fermare la carrozza davanti al portoncino, l'albergatore era sceso giù in maniche di camicia, per dare il ben arrivato ai forestieri; e rimaneva un po' deluso, scorgendo che la carrozza ne conteneva uno solo. Il quale poi non si affrettava a smontare, ma restava rannicchiato in fondo al legno, con gli occhi socchiusi, quasi non avesse ancora avuto il tempo di svegliarsi interamente dal sonno fatto lungo la strada. Invece, il viaggiatore non credeva di essere già arrivato. Udita però la voce dell'albergatore che, cavandosi il berretto di lana a maglia con fiorami rossi e verdi, gli domandava se doveva ...

  • av Luigi Capuana
    291,-

    «Come andiamo, nonno?» «Come vuole Dio, signor dottore». «Intendo dire di quei dolori alla schiena...» «Vengono, vanno via, tornano. Io li lascio fare. Ho quattro ventine e sette anni su le spalle. Ne avrò per poco, signor dottore». «Voi siete più giovanotto dei vostri nipoti. Uomini come voi non se ne fabbricano più al giorno d'oggi». Il dottor Liardo aveva fermato avanti a la porta del Lamanna la bell'asina ferrante su cui andava attorno per le visite ai suoi malati. Il vecchio era seduto là, e intrecciava, con sottili strisce di canna e vimini, un paniere;

  • av Luigi Capuana
    291,-

    PASQUA SENZ'ALLELUJA Nessuno se n'era mai accorto; ma quasi ogni notte Maria Ledda, dalla finestra, e Nino Sbrizza, dalla parte del vicolo, si comunicavano a bassa voce le loro pene di cuore. Nino era geloso del figlio di mastro Paolo Barreca che, ogni domenica notte, conduceva i suonatori sotto i due balconi della casa di massaio Ledda e cantava, per lo meno, mezza dozzina di canzuni, una dietro l'altra, facendo sfoggio della bella voce di cui era orgoglioso. C'erano volute tutte le preghiere e tutte le calde raccomandazioni di Maria per ottenere da Nino Sbrizza che lasciasse sbraitare il Barreca come gli pareva e piaceva. Non era sicuro di essere il preferito? ¿ Ma lui si vanta... ...

  • av Luigi Capuana
    291,-

    La notte che seguì al più grande avvenimento della sua vita, Fausto Bragia non potè chiuder occhio. Rievocava i più minuti particolari del fatto, insistentemente ripetendo: ¿ Possibile? È vero? ¿ E si sentiva invadere da gioia quasi dolorosa. Non aveva sognato! Non era pazzo! Da cinque ore, la signora Ghedini, la impeccabile, la non mai sospettata signora Ghedini, era proprio sua amante! Steso, ancora vestito, supino sul letto, con le mani sotto la testa e gli occhi socchiusi, respirava ansante per l'interno tumulto, e si abbandonava alla dolce sensazione d'appagamento e di felicità che lo prostrava e lo rendeva inerte. Gli aveva gettato lei le braccia al collo, tutt'a un tratto! Gli s...

  • av Luigi Capuana
    291,-

    ¿ Capitano ¿ disse Giacinta. E, presogli il braccio, lo tirava verso la vetrata della terrazza con vivacità fanciullesca ¿ È vero che il tenente Brogini ha un'amante vecchia e brutta che talvolta lo picchia? Il capitano Ranzelli cessò di sorridere e si fece serio serio. ¿ Perdoni, signorina; mä ¿ Al solito, gli scrupoli! ¿ esclamò Giacinta con una piccola mossa di dispetto. ¿ È una scommessa; me lo dica, mi faccia questo piacere. Dopo se vorrà, potrà sgridarmi...

  • av Luigi Capuana
    291,-

    Ugo Ojetti ha predicato, giorni fa, a Venezia il suo vangelo letterario. Ripercosso dall'eco del telegrafo e dalle rassegne dei cronisti, è giunto fino a qui il rumore degli applausi prodigati dall'uditorio al conferenziere. Me ne rallegro con lui. Egli possiede tutte le qualità necessarie per farsi applaudire: è bel giovane, ha lo stile vivace, immaginoso, un po' vaporoso, ora di moda; dice delle cose non comuni e le afferma con calda convinzione di neofita, senza esitanze, senza riserve. La foga giovanile lo ha spinto a cercarsi, prima del pubblico veneziano, un pubblico più vasto, quasi mondiale.

  • av Luigi Capuana
    291,-

    ¿E la giustizia?¿esclamò Lastrucci. ¿Quale?¿replicò Morani.¿Di quella del mondo di là, nessuno sa niente; la nostra, l'umana, è cosa talmente rozza, superficiale, barbarica, da non meritar punto di essere chiamata giustizia. Condanna o assolve alla cieca, per fatti esteriori, su testimonianze che affermano soltanto l'azione materiale, quel che meno importa in un delitto. Il vero delitto, lo spirituale, resultato del pensiero e della coscienza, le sfugge quasi sempre; e così essa spessissimo condanna quando dovrebbe assolvere e assolve, pur troppo! quando dovrebbe condannare.¿

  • av Luigi Capuana
    291,-

    Signore e Signori. Ogni volta che sento ragionare o sragionare di arte ¿ e a me accade spesso, bene o male, essa è il mio mestiere ¿ mi torna in mente una mirabile pagina di Francesco De Sanctis a proposito della Divina Commedia. Con arguta genialità, egli dimostra come Dante, volendo fare un'allegoria etico-religiosa, sia stato costretto dalla sua natura di poeta a ribellarsi contro il concetto astratto, a dargli forma viva e solida, a farne una creazione immortale. La favola lo scalda, lo soverchia ¿ egli dice ¿ e vi si lascia indietro come innamorato, nè sa creare a metà, arrestarsi a mezza via.

  • av Luigi Capuana
    291,-

    C'era una volta una fornaia, che aveva una figliuola nera come un tizzone e brutta più del peccato mortale. Campavan la vita infornando il pane della gente, e Tizzoncino, come la chiamavano, era attorno da mattina a sera: - Ehi, scaldate l'acqua! Ehi, impastate! - Poi, coll'asse sotto il braccio e la ciambellina sul capo, andava di qua e di là a prender le pagnotte e le stiacciate da infornare; poi, colla cesta sulle spalle, di nuovo di qua e di là per consegnar le pagnotte e le stiacciate bell'e cotte. Insomma non riposava un momento.

  • av Luigi Capuana
    291,-

    Sono passati tanti anni, ma ancora ricordo lucidamente i più minuti particolari di questo episodio della mia vita. I cavalli scalpitavano impazienti nella strada, un po' distante dalla porticina dell'orto dove io stavo a origliare. Sentivo, di quando in quando, il rumore delle catenelle e di tutti gli arnesi a ogni scossone che i poveri animali accompagnavano con una specie di sternuto. Mi pareva impossibile che non nitrissero, e col pensiero li ringraziavo della intelligente riserbatezza mostrata in quel punto.

  • av Luigi Capuana
    264 - 412,-

  • av Luigi Capuana
    278,-

  • av Luigi Capuana
    291 - 425,-

  • av Luigi 1839-1915 Capuana
    412,-

  • av Luigi Capuana
    412,-

  • av Luigi Capuana
    451 - 717,-

  • av Luigi Capuana
    358 - 624,-

  • av Luigi Capuana
    216 - 385,-

  • av Luigi Capuana
    358 - 624,-

  • av Luigi Capuana
    358 - 624,-

  • av Luigi Capuana
    358 - 624,-

  • av Luigi Capuana
    358 - 465,-

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