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Bøker av Degregori

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  • av Partners & Degregori
    192,-

    Nuova edizione riveduta e aggiornata.In questo volume vengono trattate tutte le tipologie di opzioni, dalle classiche opzioni Call e Put alle più complesso opzioni Straddle, Strip, Strap, Strangle, per concludere con le più complesse applicazioni relative alle opzioni Butterfly, Bull e Bear Spread, Calendar Spread, Synthetic Stock Future e via dicendo, arrivando quindi ad abbracciare l'intero panorama delle più complesse operazioni finanziarie in opzioni, il tutto acompagnato da pratici esempi. Un manuale che non dovrebbe assolutamente mancare nella biblioteca di un investitore. Le opzioni sono strumenti derivati, ossia valori mobiliari derivati dalla contrattazione dei titoli sottostanti. Le opzioni furono quotate per la prima volta in un mercato ufficiale nel 1973 negli Stati Uniti, ma le loro origini risalgono all'antica Grecia. Si narra, infatti, che Talete, astrologo greco, fosse stato in grado di predire l'andamento del raccolto delle olive consultando gli astri. Grazie a questa conoscenza, egli aveva acquistato dagli agricoltori il diritto di utilizzare il prodotto del raccolto nella stagione successiva. Le sue previsioni si rivelarono corrette ed egli poté quindi esercitare tale diritto, rivendendo poi il raccolto agli agricoltori vicini, lucrando un profitto. Vengono altresì accuratamente analizzate le opzioni binarie; un'opzione binaria, detta anche digitale, è un tipo di opzione dove il pagamento (pay-off) è limitato a un ammontare fisso (come parte di un asset) oppure nullo. Tali opzioni hanno la caratteristica di non valutare il guadagno in termini differenziali, ovvero come la differenza tra il valore di mercato del titolo rappresentativo e lo strike price, ma il ricavo è fissato al momento della stipulazione del contratto. Per guadagnare è sufficiente scegliere un asset, impostare un importo da investire e prevedere la direzione dell'investimento. Si tratta di una nuova modalità di investimento (la grande novità del 2012); le opzioni binarie rappresentano la semplificazione massima del concetto di trading: grazie a loro chiunque, anche con esperienza minima o nulla, può negoziare sui mercati finanziari più diversi come forex, azioni, materie prime.

  • av Partners & Degregori
    172,-

    I Quaderni di Finanza hanno lo scopo di promuovere la diffusione dell'informazione economico-finanziaria sui temi relativi ai mercati mobiliari nazionali e internazionali e alla loro regolamentazione.>In Italia il mercato azionario si chiama MTA, Mercato Telematico Azionario, e si divide in: Mercato primario, dove sono negoziati i titoli di nuova emissione.Mercato secondario, dove sono negoziati i titoli che sono già in circolazione.Di conseguenza, il mercato azionario primario è quello necessario alle aziende per ottenere i fondi che cercano con l'emissione di azioni al pubblico, mentre il mercato secondario è più importante per gli investitori poiché in questo si sviluppano i prezzi delle azioni, decisivi per le dinamiche di compravendita e quindi di profitto sulle stesse azioni.

  • av Partners & Degregori
    172,-

    I Quaderni di Finanza hanno lo scopo di promuovere la diffusione dell'informazione e della riflessione economico-finanziaria sui temi relativi ai mercati mobiliari nazionali e internazionali e alla loro regolamentazione.Piano dell'opera: I Fondi Comuni d'InvestimentoI servizi di GPM e GPFLe SICAVI Prodotti "Previdenza"La S.G.R.La Banca DepositariaI soggetti incaricati del collocamentoIl regolamento del fondoSottoscrizione e rimborsoIl patrimonio del fondoTutela dell'investitoreRegole di comportamentoIl prospetto informativoI conflitti di interesseGli annunci pubblicitariLa vigilanza

  • av Partners & Degregori
    172,-

    L'asset allocation è il processo con il quale si decide in che modo distribuire le risorse fra i diversi possibili investimenti. Le principali categorie di investimenti entro cui si orienta questa scelta possono essere suddivise in attività finanziarie (azioni, obbligazioni, liquidità) o attività reali (immobili, merci, metalli preziosi). I vari investimenti o asset gestiti dall'investitore tramite l'asset allocation sono in genere suddivisi e organizzati per tipologie chiamate asset class. Le asset class sono delle classi di investimenti finanziari che possono essere distinte in base a delle proprietà peculiari. Gli asset class possono distinguere la natura dell'investimento: per esempio i titoli di debito come le obbligazioni possono costituire un asset class diverso dai titoli di capitale come le azioni. Il sistema dell'organizzazione degli asset class può però seguire anche altri metodi: per esempio gli asset gestiti possono essere distinti in base all'orizzonte temporale (breve, medio o lungo termine) entro cui s'inquadra l'investimento stesso. In generale l'asset allocation porta alla gestione e all'organizzazione dei vari asset e dei loro insiemi suddivisi per tipologia (gli asset class appunto) in un portafoglio gestito dall'asset manager, ossia da colui che decide da solo o entro l'ambito di un team in che modo allocare le risorse. Abbiamo scelto di considerare otto Asset Class ciascuna delle quali è influenzata da diversi fattori di rischio e, anche se a volte gli strumenti hanno la stessa natura giuridica, il loro comportamento sul mercato è significativamente diverso.

  • av Partners & Degregori
    172,-

    Le tecniche e le strategie per gestire al meglio la potenza della leva finanziaria attraverso gli strumenti che permettono di raggiungere velocemente gli obiettivi finanziari, sfruttando le varie categorie di investimento: CFD, Forex, Indici, materie prime, Futures, Opzioni.Il vantaggio principale della leva è che ci consente di mantenere più liquidità in portafoglio, dato che bisogna vincolare solo una piccola parte del valore dei beni cui siamo interessati; grazie alla leva, infatti, possiamo ottenere un'esposizione molto più grande di quella che otterremmo con il possesso fisico dei titoli, consentendoci di sfruttare al meglio il nostro capitale da investire in una serie di beni diversi anziché limitarci a uno o due soltanto.Dobbiamo tuttavia ricordare che operando con la leva rinunciamo a tutti i vantaggi derivanti dall'effettivo possesso del titolo (in caso di azioni diritto di voto e incasso dei dividendi) o consegna (nel caso di futures); inoltre è essenziale ricordare che ci potrebbe essere richiesto di versare un margine addizionale per coprire le perdite, qualora il mercato si dovesse muovere nella direzione contraria a quella prevista.Sebbene la leva implichi un certo livello di rischio, esistono diversi sistemi per gestire questo rischio e limitare le perdite potenziali. Un'accurata analisi della gestione del rischio dei propri investimenti, attuata attraverso lo studio dei fattori di rischio, ci consentirà di mettere in atto tutti gli accorgimenti necessari a controllare i fattori di incertezza legati a un'attività e a limitare gli effetti di potenziali eventi avversi. Nel caso dell'attività di compravendita di strumenti finanziari, la gestione del rischio si basa sulla distinzione fra potenziale di opportunità (upside risk) e potenziale di pericolo (downside risk). Dal momento che l'impiego del risparmio ha come obiettivo l'ottenimento del massimo rendimento, la gestione del rischio di un portafoglio finanziario sarà volta a limitare il più possibile il verificarsi degli eventi negativi e a minimizzarne il relativo impatto, cercando di non ostacolare il verificarsi di eventi positivi. In altri termini, la gestione del rischio finanziario consiste nel minimizzare il downside risk, senza limitare troppo l'upside risk.

  • av Partners & Degregori
    172,-

    Un paradiso fiscale è uno Stato che garantisce un prelievo, in termini di tasse, basso o addirittura nullo. La ragione di una scelta del genere è più che altro politica: attirare molto capitale proveniente dai paesi esteri, fornendo in cambio una tassazione estremamente ridotta. Dal punto di vista del contribuente, per riportarci all'originaria definizione statunitense di paradiso fiscale, tax haven, è un rifugio dall'alta tassazione sui redditi. Alcune stime indicano che circa il 60% dei capitali del nostro pianeta è gestito da società offshore. La loro distribuzione geografica è molto eterogenea, anche se, nonostante siano sparsi in tutti i continenti, si concentrano principalmente in Europa e Nord America, o, più semplicemente, nei paesi con un'elevata tassazione.Proprio l'elevato carico contributivo, soprattutto europeo, ha generato un aumento dell'interesse verso i Paradisi Fiscali. Tipicamente, nei paradisi fiscali si riscontra un regime di imposizione fiscale molto basso o assente che rende conveniente stabilire in questi Paesi la sede di un'impresa (come ad esempio le società offshore), oppure regole particolarmente rigide sul segreto bancario, che consentono di compiere transazioni coperte. I paradisi fiscali risalgono al 1800 dove, originariamente, alcuni di questi territori non erano che dei porti dove potevano trovare rifugio, da intemperie e pirati, le navi dei grandi imperi europei. Se vogliamo fare una classificazione dei paradisi fiscali, possiamo distinguere le seguenti categorie: -Pure Tax Haven: non impone tasse oppure solo una o più di valore nominale e garantisce l'assoluto segreto bancario, non scambiando informazioni con altri stati.-No Taxation on Foreign Income: è tassato solo il reddito prodotto internamente.-Low Taxation: modesta tassazione fiscale sul reddito ovunque generato.-Special Taxation: Paesi dal regime fiscale impositivo paragonabile a quello dei Paesi considerati a tassazione normale, ma che permettono la costituzione di società particolarmente flessibili.

  • av Partners & Degregori
    172,-

    I covered warrant sono strumenti finanziari derivati che conferiscono il diritto di acquistare (covered warrant call) o di vendere (covered warrant put) un'azione o un'altra attività finanziaria, chiamata sottostante, o underlying, a un prezzo prestabilito, lo strike price, contro il pagamento di un premio alla o entro la data di scadenza, a seconda che si tratti rispettivamente di covered warrant di stile europeo o americano. Si distinguono, infatti, covered warrant di stile europeo, che consentono di esercitare il diritto solo alla scadenza, e covered warrant di stile americano, che consentono l'esercizio del diritto in ogni momento, dal primo giorno di negoziazione fino alla data di scadenza. I covered warrant rappresentano un'evoluzione dei tradizionali warrant. I Warrant sono emessi da società per azioni nell'ambito di un aumento di capitale condizionato, e sono quasi sempre abbinati a un'obbligazione (si parla, infatti, di obbligazione cum warrant). Tali strumenti si riferiscono ad azioni di nuova emissione. Con l'esercizio del warrant la società aumenta il capitale proprio e il numero delle azioni in circolazione. A emettere covered warrant sono soprattutto le banche o loro società affiliate. Questi warrant hanno come sottostante attività già negoziate su diversi mercati.I covered warrant possono avere come sottostante le seguenti attività finanziarie: -Azioni italiane o estere a elevata liquidità quotate in Borsa in Italia o in un altro stato.-Titoli di Stato a elevata liquidità negoziati sui mercati regolamentati.-Tassi di interesse ufficiali o generalmente utilizzati sul mercato dei capitali.-Valute, la cui parità di cambio sia rilevata con continuità dalle autorità.-Indici o panieri di indici, notori e caratterizzati da trasparenza nei metodi di calcolo e diffusione.-Materie prime, quali oro, petrolio, caffè.

  • av Partners & Degregori
    172,-

    Un contratto a termine è un accordo tra due soggetti per la consegna di una determinata quantità di un certo sottostante a un prezzo (prezzo di consegna) e a una data (data di scadenza o maturity date), prefissati. Il sottostante può essere di vario tipo: -attività finanziarie, come azioni, obbligazioni, valute, strumenti finanziari derivati.-merci, come petrolio, oro, grano, caffè.L'acquirente del contratto a termine - vale a dire colui che si impegna alla scadenza a corrispondere il prezzo di consegna per ricevere il sottostante - apre una posizione lunga (long position), mentre il venditore - vale a dire colui che si impegna alla scadenza a consegnare il sottostante per ricevere il prezzo di consegna - apre una posizione corta (short position). I contratti a termine sono generalmente strutturati in modo che, al momento della loro conclusione, le due prestazioni siano equivalenti. Ciò è ottenuto ponendo il prezzo di consegna, cioè quello stabilito nel contratto, pari al prezzo a termine. I futures sono contratti a termine standardizzati per poter essere negoziati facilmente in Borsa. Il contratto future è un contratto uniforme a termine su strumenti finanziari, con il quale le parti si obbligano a scambiarsi alla scadenza un certo quantitativo di determinate attività finanziarie, a un prezzo stabilito; ovvero, nel caso di future su indici, a liquidarsi una somma di denaro pari alla differenza fra il valore dell'indice di riferimento alla stipula del contratto e il valore dello stesso indice nel giorno di scadenza. Si differenziano dai forward per essere standardizzati e quindi negoziati sui mercati regolamentati. La standardizzazione consiste nella definizione del taglio unitario, della scadenza contrattuale e della modalità di negoziazione attraverso la Clearing House (Cassa di compensazione).La decisione di stipulare un contratto a termine può essere ricondotta alle seguenti finalità -Finalità di copertura (hedging).-Finalità speculativa.-Finalità di arbitraggio.

  • av Partners & Degregori
    172,-

    Piano dell'opera: - I C.F.D. (Contract For Difference)- CFD su Azioni- CFD sul Forex- CFD sulle Materie prime- CFD sugli ETF- CFD su Indici- Il Trading CFD- Tipologie di CFD- Marginazione- La Leva Finanziaria- Il Margine- CFD e Dividendi- Tassazione dei CFD- Costi dei CFD- Rischio dei CFD- Rischio di mercato- Rischio di liquidità- Rischio leverage- Rischio di esecuzione- Rischio di controparte- Rischio cambio- Rollover

  • av Partners & Degregori
    249,-

    I Certificati di Investimento - Investment Certificates - sono strumenti finanziari derivati che consentono di investire su qualsiasi mercato di interesse e che incorporano strutture che vanno dalla più semplice replica passiva dell'andamento dell'attività sottostante a strutture più complesse che combinano tra di loro differenti componenti per realizzare determinate strategie di investimento. Dal punto di vista della natura giuridica, i certificati sono definiti come strumenti finanziari cartolarizzati, poiché si tratta di titoli al portatore negoziabili. Sono attività finanziarie ibride, ottenute dalla combinazione di due diversi strumenti finanziari, uno dei quali è, in genere, costituito da un derivato. I Certificate, in quanto strumenti finanziari derivati, sono caratterizzati da una rischiosità elevata, il cui apprezzamento da parte dell'investitore è ostacolato dalla loro complessità. I Certificate sono costituiti da una combinazione di più opzioni e l'investitore deve tenere presente che il valore dei Certificates dipenderà dal valore di ciascuna opzione componente il Certificate stesso. Si può affermare che il prezzo dei Certificates non è determinato unicamente dalle variazioni nel valore dell'attività sottostante. Di seguito le categori di Certificates che saranno dettagliatamente analizzate nel presente volume: -Airbag Certificates-Benchmark Certificates-Bonus Certificates-Butterfly Certificates-Cash Collect Certificates-Collar certificates-Discount Certificates-Double Win Certificates-Equity Protection Certificates-Express Certificates-Mini Futures Certificates-Outperformance Certificates-TwinWin Certificates-Turbo Certificates-Valuta Plus Certificates

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