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Mi chiamo Desiderata, intesa Desìata. Sono la figlia di don Turi Tramontana e donna Nina, sono la moglie di Vanni, la madre di Turiddu, la nuora di Giovanna, la cognata di Filippo, la figlioccia di Antonio.In tanti hanno provato a raccontare la mia storia, l'ha fatto pure Maria che non mi conosceva ma che è uscita di senno quando mi hanno ammazzata. >L'autrice viaggia con delicatezza e profondità nelle vite e nei pensieri dei testimoni della tragica fine di Desìata.Una introspezione puntuale che ci fa vedere la stessa storia da diverse angolature; un esercizio di stile impetuoso come i venti che accompagnano la narrazione. Un vortice di emozioni...
Favole e fiabe siciliane senza tempo, raccolte e tradotte con amore, direttamente dagli anziani di una famiglia siciliana.Nel vasto panorama delle storie siciliane questa raccolta ha senso, soprattutto, nel carattere intimo, familiare: quasi un testamento di ricordi. Di un tempo dedicato a raccontare una e più volte le storie della tradizione orale.Questo libro è anche una testimonianza di una consuetudine del passato ormai rara: adulti che raccontano ai più giovani e che attraverso i racconti trasmettono la sapienza delle passate generazioni.Consigliato ad adulti ancora bambini e a bambini non ancora troppo adulti. Buona lettura.Testo in italiano e in siciliano.
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