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Il quale fa entrare il signor Pickwick in una nuova scena, forse non affatto priva d'interesse, del gran dramma della vita. Gli ultimi giorni della dimora a Bath passarono pel signor Pickwick e pei compagni suoi senza che alcuna cosa di notevole accadesse. Incominciava il termine della Trinità. Allo spirare della prima settimana, il signor Pickwick coi tre amici se ne tornò a Londra, e accompagnato da Sam tirò diritto al suo antico alloggio del Giorgio e Avvoltoio. Il terzo giorno dopo l'arrivo, nel punto stesso che tutti gli orologi della città battevano individualmente le nove, e collettivamente...
Il salotto era molto elegante. Nel caminetto ardevano le legna e crepitavano allegramente. Su di un piccolo tavolo era collocata una bottiglia sturata con due bicchieri riempiti di vino ed un servizio da fumo. Al tavolo sedevano due uomini, l'uno beatamente sprofondato in una gigantesca sedia a bracciuoli, che ne celava quasi tutta la persona, l'altro seduto a cavalcioni di una sedia di cuoio, colle braccia incrociate sul davanzale.
«Signor Yanez, se non m'inganno, vengono, ed avremo una carica formidabile, spaventosa». «Ah, briccone!... Quando sarà che ti deciderai a chiamarmi Altezza? Quando ti avrò fatto tagliare la punta della lingua dal carnefice del mio impero?» «Voi non lo farete mai». «Ne sono più che convinto, mio bravo Kammamuri: per te io sono sempre il signor Yanez o la Tigre Bianca, come Sandokan per te è sempre la Tigre della Malesia». «Due grandi uomini, signore!...» «Che il diavolo ti porti! Qualche cosa, è vero, abbiamo fatto in Malesia ed in India, tanto per non lasciar irrugginire le nostre splendide carabine inglesi». «No, Altezza...» «Olà, Kammamuri, ti proibisco di darmi questo titolo quando...
IEra l'ultimo ricevimento di lady Windermere, alla vigilia della primavera. Bentink House, più dell'usato, brulicava di visitatori. Sei membri del ministero eran venuti direttamente dopo l'udienza dello speaker, con tutti gli ordini e le decorazioni. Le belle donne indossavano i più eleganti costumi e, in fondo alla sala dei quadri, la principessa Sofia di Carlsrühe, grossa dama del tipo tartaro, con occhietti neri e stupendi smeraldi, parlava con voce stridente un pessimo francese e rideva senza ritegno di quanto le si dicesse.
Dove si vede come Dodson e Fogg fossero uomini di affari e i loro scrivani uomini di piacere; e come un tenero abboccamento avesse luogo tra il signor Weller e il suo smarrito genitore; e dove si vede inoltre che spiriti eletti si riunissero alla Pica e il Ceppo, e che stupendo capitolo sarà il seguente. In una camera a terreno di una casa malinconica, in fondo a Freeman's Court, Cornhill, se ne stavano i quattro scrivani dei signori Dodson e Fogg, procuratori di Sua Maestà alle corti di King's Bench e Common Pleas a Westminster, e sollecitatori dell'Alta Corte della Cancelleria; ai quali scrivani, nel corso della loro giornata di lavoro...
Il primo raggio di luce che viene a rompere ed a fugare le tenebre nelle quali pareva involta l'apparizione dell'immortale Pickwick sull'orizzonte del mondo scientifico, la prima menzione officiale di quest'uomo prodigioso trovasi negli statuti inseriti fra i processi verbali del Circolo. L'editore dell'opera presente è lieto di poterli mettere sotto gli occhi dei suoi lettori, come una prova della scrupolosa attenzione, dello studio diuturno, dell'acume, che hanno sempre accompagnato le sue ricerche nella farraggine dei documenti affidati alle sue cure.
Questo Libro delle Figure universali da me poste insieme, e cavate da molti antichi & approvati Scrittori, sì come è nato dall'honesto ozio, che m'è stato concesso da che io sono à servitij di V. S. Illustriss., così à niuna persona più debitamente potea dedicarsi, che à Lei, sì per rispetto mio, che avendole dedicato me stesso era conveniente le dedicassi le cose mie ancora; sì anche perche essendo in questa Opera raccolte le Figure di tutte le Virtù & brevemente dichiarate in quel miglior modo, che per me si è potut;. conosceranno i lettori, che la Figura e descrittione della Carità, Liberalità, Magnanimità, Giustitia e Prudenza & altre...
¿ Mulattiere! Al vicino, che gli chiedeva del suo servizio, rispose con l'impeto d'una coscienza aperta a tutti i doveri e a tutti i pericoli della carica. E per dimostrarne meglio la gravità, aggiunse: ¿ Addetto al vettovagliamento! Anche la voce, forte, sonora, era espressione di vigoria. ¿ Di dove venite?
Dal balcone centrale dell'Albergo del Gallo in piazza del Municipio a Settefonti, visto fermare la carrozza davanti al portoncino, l'albergatore era sceso giù in maniche di camicia, per dare il ben arrivato ai forestieri; e rimaneva un po' deluso, scorgendo che la carrozza ne conteneva uno solo. Il quale poi non si affrettava a smontare, ma restava rannicchiato in fondo al legno, con gli occhi socchiusi, quasi non avesse ancora avuto il tempo di svegliarsi interamente dal sonno fatto lungo la strada. Invece, il viaggiatore non credeva di essere già arrivato. Udita però la voce dell'albergatore che, cavandosi il berretto di lana a maglia con fiorami rossi e verdi, gli domandava se doveva ...
Phantasia mihi plus quam phantastica venit historiam Baldi grassis cantare Camoenis. Altisonam cuius phamam, nomenque gaiardum terra tremat, baratrumque metu sibi cagat adossum. Sed prius altorium vestrum chiamare bisognat, o macaroneam Musae quae funditis artem. An poterit passare maris mea gundola scoios, quam recomandatam non vester aiuttus habebit? Non mihi Melpomene, mihi non menchiona Thalia, non Phoebus grattans chitarrinum carmina dictent; panzae namque meae quando ventralia penso, non facit ad nostram Parnassi chiacchiara pivam. Pancificae tantum Musae, doctaeque sorellae, Gosa, Comina, Striax, Mafelinaque, Togna, Pedrala, imboccare suum veniant macarone poëtam, de...
«Signor Yanez, se non m'inganno, vengono, ed avremo una carica formidabile, spaventosa». «Ah, briccone!... Quando sarà che ti deciderai a chiamarmi Altezza? Quando ti avrò fatto tagliare la punta della lingua dal carnefice del mio impero?» «Voi non lo farete mai». «Ne sono più che convinto, mio bravo Kammamuri: per te io sono sempre il signor Yanez o la Tigre Bianca, come Sandokan per te è sempre la Tigre della Malesia». «Due grandi uomini, signore!...»
Da Val di Castello a Bolgheri i cimiteretti sono tagliati in mezzo a floridi vigneti, un quadrato di cipressi presenta rigido le armi lanceolate. Dalla camera mortuaria alla prima tinaia non c'è che un tiro di schioppo. Sotto al muro che recinge l'isoletta dei morti, le radici della vite e del cipresso si stringono come mani di amici: E non sapeva l'uno che da un sentiero di morte egli cresceva; e non sapeva l'altra
Un bel paesino guarda nel mezzano Friuli lo sbocco d¿una di quelle forre, che dividono il parlare italico dallo slavo; ma quanto le montagne gli si radunano da tergo aspre e aggrottate, altrettanto esso ride tutto aperto e pampinoso incontro al sole che lo vagheggia dall¿alba al tramonto anche nelle giornate piú avare del verno. Pronunciare cosi di botto le tre dolci sillabe del suo nome, sarebbe come innamorarvene addirittura, e togliere a me scrittore il merito di un tal trionfo; onde, lettori garbati, accontentatevi di sapere per ora, come lo divida per mezzo il torrente Cornapo, nato poche miglia piú sopra tra le prime vedette del grande accampamento slavo. A destra si digrada per p...
Una voce robusta, che aveva una specie di vibrazione metallica, s'alzò dal mare ed echeggiò fra le tenebre, lanciando queste parole minacciose: - Uomini del canotto! Alt! o vi mando a picco!... La piccola imbarcazione, montata da due soli uomini, che avanzava faticosamente sui flutti color inchiostro, fuggendo l'alta sponda che si delineava confusamente sulla linea dell'orizzonte, come se da quella parte temesse un grave pericolo, s'era bruscamente arrestata. I due marinai, ritirati rapidamente i remi, si erano alzati d'un sol colpo, guardando con inquietudine dinanzi a loro, e fissando gli sguardi su di una grande ombra, che pareva fosse improvvisamente emersa dai flutti. Erano entr...
Solone, il cui petto un umano tempio di divina sapienzia fu reputato, e le cui sacratissime leggi sono ancora alli presenti uomini chiara testimonianza dell'antica giustizia, era, secondo che dicono alcuni, spesse volte usato di dire ogni republica, sí come noi, andare e stare sopra due piedi; de' quali, con matura gravitá, affermava essere il destro il non lasciare alcun difetto commesso impunito, e il sinistro ogni ben fatto remunerare; aggiugnendo che, qualunque delle due cose giá dette per vizio o per nigligenzia si sottraeva, o meno che bene si servava, senza niun dubbio quella republica, che 'l faceva, convenire andare sciancata: e se per isciagura si peccasse in amendue, quasi cert...
L'aeronautica aprendo all'uomo un nuovo campo d'azione, il campo dell'aria, doveva, necessariamente, portare l'uomo a battersi anche nell'aria, perché dovunque due uomini possono incontrarsi, là una lotta è inevitabile. E, di fatto, prima ancora che l'aeronautica fosse, in un modo qualunque, impiegata negli usi civili, venne largamente usata a scopi guerreschi, ed a ciò contribuì singolarmente lo scoppio della grande guerra, determinatosi in un periodo di tempo in cui l'aeronautica bambina cercava ancora la sua via.
In questo proemio intende Sallustio di confortare e inanimare gli uomini ad operazione di virtù, e di mostrare quello di che propone di scrivere. A tutti gli uomini, li quali si brigano di più valere che gli altri animali, si conviene con sommo studio isforzare ch¿egli non trapassino questa vita in tal modo che di loro non sia detto alcuno bene; siccome diviene delle bestie, le quali la natura ha formate inchinate giù a terra e ubbidienti al desiderio di lor ventre. Ma ogni nostra virtù è posta nell¿animo e nel corpo: l¿animo per comandare, il corpo per servire più principalmente usiamo e usar dovemo : l¿uno (a) con li Dii, l¿altro (b) colle bestie avemo comunale.
Le cose erano andate come la famiglia Barcai sperava. Il fratello maggiore, Basilio, scapolo ma padre di un figlio illegittimo, era morto senza lasciare testamento. Così i suoi beni tornavano al fratello minore Zebedeo; il patrimonio Barcai si ricomponeva come ai tempi del vecchio nonno il quale aveva costretto due suoi figliuoli a farsi preti e una figlia a non prendere marito perchè i suoi beni non andassero divisi. E la tradizione prometteva di continuare perché Zebedeo non aveva che un figlio e la gente diceva che quel figlio era rimasto unico per volontà dei genitori nella speranza appunto che lo zio morisse scapolo. Le cose erano dunque andate come si prevedeva e la gente, data la...
Oggi, 2 novembre 1881, ho deciso di porre in iscritto il segreto ch'è la vita, la ricchezza e la potenza dell'anima mia. Nè i miei parenti nè i miei amici ne hanno, ch'io sappia, sospetto alcuno. Una sola persona vivente, in Italia, ne apprese da me qualche cosa; ma ella è tale che certo non ne ha fatto parola. Parlo della persona che riceverà da' miei eredi questo manoscritto; parlo di Lei, cara e fedele amica. Se leggendo qui si ricorda di una chiesetta longobarda posata nel verde di campicelli montani; se si ricorda di una sottile voce d'acque nella solitudine, ricorderà pure quella mia confidenza, rotta da singulti senza lacrime, da una emozione che non era dolore. Io rimetto in Lei,...
Ma pazienza per poco, Signori miei, pazienza. Correte troppo in fretta a condannar, come sciocco e puerile l'argomento, che imprendo a trattare! Non ridete ancora. O siete voi nel numero di quei Giudici, che decidono la causa, secondo che più il destro lor viene, o ha lo stomaco fatta buona, o cattiva digestione, senza sentir le parti? Per condannarmi a portar le calzette e brache, ed a soffrir la sferza magistrale sulle chiappe, e ci vuol un processo, sapete? Non credo, no, che vi facciate dominare dalla prevenzione, e siate come quelli sputatondi, che per sembrar dotti, rabbuffano il volto, non portan polvere alla zazzera, e quel che non giungono ad intendere, pedantescamente disprezzano.
Tutte le campane della piccola antica città umbra suonavano a distesa per l'esultanza della festa imminente, e sopra le viuzze tacite di Orvieto, sopra gli orti fronzuti, sui fastosi palazzi disabitati ed i vasti giardini sonnolenti, le note delle campane volavano a sciami, sparpagliandosi e disperdendosi, oltre la cerchia delle mura tufacee, giù per la soleggiata pianura verde irrigata dal Paglia, sino alla frangia lucente dei colli sinuosi. Una dopo l'altra le campane tacquero, e la campana sola del Duomo continuò ad innalzare verso il cielo diafano la sua voce. Le note del suono, affrettate dapprima, divennero rade, poi tarde, sciogliendo isolatamente il volo dall'alto delle guglie, i...
È sì chiara e sì conosciuta, ornatissimo Signor Abate, la sincerità del vostro carattere, che dubitare non posso discorde dal vostro cuore il labbro vostro e la vostra penna. Con questi due testimoni infallibili mi avete assicurato della vostra amicizia, e quantunque io sappia di non meritarla, deggio però lusingarmi che Voi me l'abbiate liberalmente donata. Con questa per me onorevole sicuranza, posso animarmi a credere che usando meco la buona legge dell'amicizia, non siate per isdegnare che io renda pubblico il prezioso acquisto dell'amor vostro, e che contentarvi vogliate della miserabile testimonianza ch'io posso darvi del mio sensibile compiacimento. Vi dedico una mia Commedia, che ...
Il Barone Carlo Coriolano di Santafusca non credeva in Dio e meno ancora credeva nel diavolo; e, per quanto buon napoletano, nemmeno nelle streghe e nella iettatura. A vent'anni voleva farsi frate, ma imbattutosi in un dotto scienziato francese, un certo dottor Panterre, perseguitato dal governo di Napoleone III per la sua propaganda materialistica ed anarchica, colla fantasia rapida e violenta propria dei meridionali, si innamorò delle dottrine del bizzarro cospiratore, che aveva anche una testa curiosa, tutta osso, con due occhiacci di falco, insomma un terribile fascinatore.
ALBUMAZAR. O miei cari compagni e commilitoni Ronca, Arpione e Gramigna, che in questo nobilissimo essercizio della busca, cioè far suo quel che è d'altri, cosí egregiamente e cosí valorosamente vi sète portati mecötu, Ronca, roncheggiando; tu, Arpione, arpizzando; e tu, Gramigna, stendendo le tue radici per tutto e gramignando quanto afferri;¿e come novi Soloni¿che il giorno attendeva alle cose publiche e la notte scriveva le leggi d'Atene¿voi virtuosamente spendendo l'ore, il giorno insidiando alle borse e falsando monete, scritture, processi e polize al banco, e la notte dando la caccia alle cappe e a' ferraioli, facendo sentinelle per le strade per dare assalti alle porte de' palazzi...
Para Zironi, l'ultimo fraticello rimasto fra le rovine del convento di Monte Nieddu, scendeva tranquillo il sentieruolo della foresta, andando a cercarsi da vivere poichè nessuno più pensava a portargliene lassù. Tutti oramai credevano che gli avanzi del convento fossero stati già diroccati per ordine di uno speculatore che tagliava le foreste di Monte Nieddu: fino a qualche mese prima solo un pastore si ricordava di frate Gerolamo ancora vivo e svelto lassù come la lucertola fra le rovine, e ogni tanto andava ad assistergli la messa e gli recava in dono un vaso di latte cagliato o un pezzo di ricotta avvolto nell'asfodelo; ma negli ultimi tempi anche i pastori erano stati cacciati dalla...
Siccome il signor Crummles aveva, nella stalla dell'albergo, uno strano animale a quattro gambe, che chiamava cavallo, e un veicolo di modello incognito al quale dava l'appellativo di cocchio, Nicola continuò il suo viaggio la mattina dopo più comodamente che non avesse sperato, giacchè il direttore e lui occuparono il sedile davanti, e i due ragazzi Crummles e Smike si addossarono e si strinsero in quello di dietro in compagnia di una sporta di vimini, che una grossa tela cerata difendeva dalla pioggia, e che conteneva i due spadoni, le pistole, i codini, i costumi nautici e gli altri oggetti professionali dei predetti ragazzi.
Un ombrellaccio da pioggia aperto rovesciato e confitto in terra è la bottega dell'ambulante, quando piove l'ambulante si mette la bottega sul capo e va per la campagna felice e beato. Baruffi di refe, cartine d'aghi, gomitoli, ghiomi, carta e buste, ceralacca e spago. Sulla cima di ogni stecca è appiccato un bamboccio e uomini col fischio al culo, ma di sasso. Seduto sul muricciolo di un fossatello in aperta campagna l'ambulante gorgheggia, zufola, pispiglia, gracida, imitando uccelli piccoli e grandi.
C¿era una volta... ¿ Un re! ¿ diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato. C¿era una volta un pezzo di legno. Non era un legno di lusso, ma un semplice pezzo da catasta, di quelli che d¿inverno si mettono nelle stufe e nei caminetti per accendere il fuoco e per riscaldare le stanze...
Abitava una volta, in un luogo appartato del Devonshire, certo Goffredo Nickleby, un onesto uomo, che, in età piuttosto avanzata, messosi in capo di ammogliarsi, e non essendo abbastanza giovane o abbastanza ricco da aspirare alla mano di una ereditiera, aveva per pura affezione sposato una vecchia fiamma, la quale a sua volta se l¿era preso per la stessa ragione. Così due persone, che non possono permettersi di giocare a carte per denaro, si seggono tranquillamente a tavolino, e giocano una partita per mero piacere.
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